Tutto inizia da un pavimento di legno dismesso. Annalisa ne prende una perlina e la trasforma. È il suo primo tagliere in legno, un regalo di laurea personalizzato per una sua amica. Processo e risultato le sono piaciuti talmente tanto che è nato Anni WoodEco e quella che è la sua attività lavorativa principale.
Annalisa recupera legni in disuso e li trasforma in oggetti per la casa, decorandoli con la pirografia. Sapete che cos’è la pirografia? La parte piro- viene dal greco antico e significa fuoco (avete presente il piromane? 🔥). È infatti una tecnica che incide il legno grazie al fuoco, o meglio grazie ad uno strumento incandescente, che segna permanentemente il legno. La pirografia è poco nota in Italia. Annalisa se ne è appassionata ad un mercatino, un anno e mezzo fa.
La Val Seriana è la casa di Anni WoodEco, è qui che Annalisa è nata e qui che vive. Il suo ragazzo possiede un campeggio con bungalow e il legno dismesso non manca mai. Una parte finisce nella caldaia a cippato che alimenta il riscaldamento dei bungalow, la parte messa meglio la precetta lei. Prende il legno, lo leviga, toglie eventuali verniciature, controlla l’assenza di tarli, lo taglia, lo rileviga… una volta pirografato lo tratta con olio vegetale specifico per attrezzatura da cucina.
Il campeggio è la sua principale fonte di approvvigionamento. È perfetto: sa esattamente da dove arriva il legno, come è stato trattato e di che tipo di essenza si tratta. Queste caratteristiche sono fondamentali per poter proporre taglieri ad uso alimentare.
Ad Anni WoodEco si può chiedere la realizzazione di un tagliere in legno, ma anche portachiavi, ciotole per il cane, insegne per negozi, … Annalisa crea lavori su commissione, partendo da foto, ma i suoi soggetti preferiti sono elementi della natura, quella che la accompagna ogni giorno nelle sue passeggiate appena fuori casa con il suo cane. Lei non ama la città, ama il verde e pochi umani.
Parlando con Annalisa mi viene voglia di partire in un bosco con lei, farmi coinvolgere dal suo incredibile entusiasmo e dalla sua potente energia positiva. A caccia di pezzi di legno sotto misura che i boscaioli non riportano a valle.
Papà avrebbe sempre desiderato un posto fisso per lei. A luglio 2020 si è laureata in lingue e letterature straniere. Ma il posto fisso non è per nulla nelle sue corde. Preferisce crearsi dal nulla un lavoro che è totalmente suo. Si è laureata per fare la falegnama. Ed è felice così.
Con #donnesconfinate racconto storie di donne che non si lasciano fermare dal confinamento forzato, donne senza confini, che con coraggio portano avanti i loro sogni, spinte da una forte connessione con la natura e/o dal voler ridurre il proprio impatto sulla terra. Vorrei che fossero d’ispirazione a tutt* coloro che sono senza più orizzonte, per un momento di energia positiva.
Progetto realizzato con il sostegno della Provincia autonoma di Bolzano/Alto Adige – Ripartizione Cultura Italiana. Il titolo #donnesconfinate è stato creato da Jordi Apollonia, il mio copy preferito.
Tutte le foto sono di proprietà di Annalisa, Anni WoodEco.
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