Elisa Nicoli, comunicatrice ambientale

Articolo scritto da Lisa Neri

Con pochissimo tempo e qualche pezzo di tessuto di recupero, si possono creare materiali per “incartare” i tuoi regali tantissime volte. Le tecniche di avvolgimento sono molto semplici e, una volta imparate, è possibile creare delle confezioni regalo uniche e molto belle, e allo stesso tempo diffondere questa usanza invece di continuare ad alimentare il ciclo dello spreco di carte e nastrini usa e getta.

Si sa che usare la carta da regalo è un abitudine che crea molti sprechi, soprattutto nel periodo natalizio. Anche se si recupera la carta da usare più volte, alla fine finisce sempre nella spazzatura e deve sempre essere prodotta ex-novo. Non sarebbe meglio imparare dalla tradizione giapponese del furoshiki? Con questa tecnica si avvolgono gli oggetti in quadrati di tessuto in diversi modi, come confezione regalo o anche per il trasporto in generale.

Furoshiki

Tutto quello che serve è trovare pezzi di stoffa piuttosto grandi. La cosa più semplice da utilizzare è il tessuto a metraggio, in questo caso del vecchio tessuto di poliestere che nessuno avrebbe più usato. Ma anche la propria casa può essere una fonte molto interessante di tessuti da riutilizzare, come lenzuola e copripiumini, che si possono recuperare dal fondo dell’armadio così come da un negozio o mercato dell’usato. Il tessuto non deve essere troppo spesso né tanto sottile da risultare trasparente. Le misure più tipiche sono di 45 cm o 68-72 cm.

Per creare un quadrato si taglia un pezzo di stoffa con la larghezza desiderata: in questo progetto sono state tagliate due “colonne” di circa 40 e 70 cm. Procedi piegando un angolo della stoffa in diagonale verso l’alto per creare un triangolo.

Furoshiki 3

Creato il triangolo, basta tagliare la stoffa in eccesso lungo il bordo inferiore e rimarrà un bel quadrato! Potresti creare quadrati in più misure, per ogni esigenza. Io ho fatto quadrati di circa 40, 70 e 110 cm.

La cosa più semplice per finire i bordi tagliati del tessuto è usare la macchina taglia e cuci, come ho fatto io. Ma si può anche usare una normalissima macchina da cucire e fare un punto zig zag lungo tutti i bordi, oppure piegare ogni lato un pochino verso l’interno due volte e cucire con il punto diritto.

Furoshiki 5

Ora cominciamo a divertirci! Ci sono tanti modi per avvolgere i furoshiki, ma li puoi piegare e avvolgere come ti pare. Il Ministro dell’ambiente del Giappone ha pubblicato questo documento utilissimo con alcuni metodi semplici. Consiglio di stamparlo (ma forse è meglio stampare questa versione in bianco e nero) per poterlo dare a chi riceve un regalo confezionato con il furoshiki: in questo modo anche loro potranno continuare ad usarlo. Il sito furoshiki.com ha una pagina approfondita con tantissimi modi di piegare il furoshiki. Quello che uso di solito è il Yotsu Musubi:

Furoshiki 6

Annoda due angoli opposti con un doppio nodo e poi fai lo stesso con gli altri angoli. Ed ecco fatto! Per attaccare un bigliettino con il nome del destinatario, basta inserire uno degli angoli dentro il cordoncino del biglietto prima di praticare l’ultimo nodo.

Furoshiki 7

Un altro metodo semplice è il Otsukai Tsutsumi. È molto simile al Yotsu Musabi, solo che in questo caso si piegano i primi due angoli intorno al pacco invece di annodarli, in questo modo:

Furoshiki 8

Nel caso di un oggetto più lungo si può usare l’Entou Tsutsumi. Iniziando da un angolo, si arrotola l’oggetto dentro il quadrato fino a creare un tubo lungo. Si portano poi gli angoli rimasti al centro per annodarli.

Furoshiki 9

Buon divertimento con il Furoshiki!

Categorie: TessutiUpcycling

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